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Recensione Leaks di Fritz Da Cat, Se questo è l' Antipasto

Wise
04/09/2013

Cover Leaks diFritz Da Cat

 

"Leaks" è il titolo dell' album che segna il ritorno di uno dei più grandi producer d' Italia, Fritz Da Cat. Album che sta avendo una grande portata grazie all' uscita in allegato con il giornale XL del 30 Agosto.


 

Come ben noto, è tradizione nell'hip hop italiano, paragonarsi di continuo agli artisti americani d'oltre oceano... e mentre un certo Dr. Dre è ormai da anni che fa parlare di se, continuando a rimandare l'uscita di questo tanto atteso “Detox”, che a suo modo ha gia segnato la storia, in Italia, un tipo di nome Fritz Da Cat, sicuramente meno noto del primo, ma non per questo meno bravo, zitto zitto e quatto quatto, dopo anni di silenzio tombale, a parte qualche collaborazione negli ultimi mesi, piomba all'improvviso con una notizia che ha creato immediatamente tanta euforia e gioia nei cuori dei più nostalgici e innamorati della vecchia scuola.

 

Perchè è “scontato” (obbligatorio?) che chiunque ascolti l'Hip Hop italiano, abbia dovuto almeno una volta ascoltare un disco dal titolo “950” uscito nel lontano 1999... Dando per scontato, come già detto, che tutti voi abbiate ascoltato quel disco, veniamo a noi.

 

Leaks”. La traduzione più adatta credo sia “apertura”. Del tipo, "apriamo le danze, arrivo a riprendermi quel posto che avevo lasciato, momentaneamente, a qualcun altro”.

 

10 tracce, con tanti dei migliori nomi attualmente in circolazione. Ma essendo il disco di Fritz, è delle produzioni che voglio parlare.

 

Il disco si apre in modo ineccepibile. "Gioventù bruciata" (disponibile in free download), Beat eccezionale, accompagnato da un Clementino che sorprende sempre più. Ciò che risalta immediatamente all'orecchio è l'incredibile quanto inaspettata potenza del basso, della cassa e dei rullanti. Picchiano duro. Quello che non ti aspetti da un beat il cui tappeto strumentale è composto da un campione. O forse eravamo abituati a produttori improvvisati? Sarà anche merito di Zangirolami, che si è occupato del missaggio delle tracce, ma si sa, se non c'è un buon lavoro di base, a mixare potrebbe anche essere il miglior tecnico del suono sulla faccia della terra, ma mai, e dico mai, si potrà ottenere il migliore dei risultati.

 

Tralasciando per ora le liriche di Clementino, il disco continua con Dargen D'amico al microfono. Anche lui non delude le aspettative. Il beat parla da se. Bello. Si ascolterebbe volentieri anche in versione strumentale. Ancora una volta confermo l'ottima stesura della parte ritmica. Gli scratch iniziali della parole Hip Hop, riportano ai vecchi tempi. Così come i vari strumenti che compongono il beat. Ottima miscela tra il vecchio e il nuovo visto il tema trattato da Dargen, "Youtube".

 

Continuando, troviamo una delle tracce banger del disco. "Bei Momenti", al microfono c'è Fibra. Che dire. Beat fresco, ma non banale. Una delle migliori a mio parere del disco, merito anche di Fibra che dimostra ancora una volta che questo genere di dischi cacciano fuori il meglio di lui. (Ricordo la strofa in Thori e Rocce per “Le leggende non muoiono mai” e la traccia Vinci o Perdi).

 

Il disco continua con una combo a cui ultimamente siamo abituati ma che non ci stanca mai: Ghemon & Mecna in "Futuretro". Nemmeno questo beat delude. E forse nel titolo di questo pezzo ci sta la chiave del “nuovo” Fritz. “Futuretro”. Futuro/retro. Forse per creare il futuro bisogna partire dal passato? Ensi direbbe “Sono nuovo ma fatto bene come le cose di una volta”.

 

Immediatamente dopo troviamo Noyz Narcos con i "Calibro 35". Questo è l'unico beat che a me personalmente ha deluso. Forse un po troppo malinconico vista la stesura e il sound generale del disco. Parere soggettivo.

 

Il disco continua con la traccia "Sbatty Boys" con Jake The Smoker. Anche qui voglio sottolineare l'incredibile potenza della batteria. Nulla da dire.

 

Traccia numero 7, In questo gioco. E' quello che non ti aspetti. Al microfono Mondo Marcio. Sarà per il sound molto west coast che si sposa perfettamente con il flow di Marcio, sarà per questione di gusti personali, a mio parere la migliore track del disco. Andate ad ascoltarla.

Questi rapper, sono figli miei/li prendo a schiaffi, se no che padre sarei!

 

Traccia numero 8. Tormento e Primo si ricollegano alla storica traccia contenuta in 950 Se non fumassi” dello stesso Tormento realizzando la parte 2. Mi aspettavo di più.

 

Penultima traccia. Il beat è dei più crudi. "La Mia Ispirazione", riprendendo Neffa con il pezzo “Puoi Sentire Il Funk”. Campione molto malinconico anche in questo caso. Insieme a quella di Noyz e i Calibro si ascolta meno volentieri. Se fossi stato Fritz, avrei dato un beat diverso a Salmo e Rocco Hunt, che avrebbero potuto creare una traccia storica in un disco già storico.

 

Ultima traccia. Bassi Maestro con “Come ai tempi delle posse”. Il disco si chiude col botto. Bassi è una garanzia e lo si sa e in questo beat tira fuori il meglio di se. Il beat in questo caso si sposa perfettamente (come comunque in altri casi in questo disco) con l'mc chiamato in causa a dargli voce. Beat tosto.

 

Ancora una volta, mi vedo costretto a sottolineare la stupenda sonorità della parte ritmica. Ognuno ha fatto il suo dovere. Fritz per primo, gli mc subito dopo. Bhe chi non avrebbe dato il meglio di se per un disco come questo? Quanti avrebbero voluto esserci dentro? In genere, al ristorante, quando si ha troppa fame, ci si abbuffa con la prima portata e alla seconda non hai quasi più fame. In questo caso invece, se questo era solo un antipasto... dico che l'appetito vien mangiando.

 

Aspettiamo Ottobre per sapere chi ha realizzato quelle tracce che Fritz ha cancellato sulla retro del disco. Burlone! Penso nessuno ne rimarrà deluso.

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