Recensione Genesi, Roccia Music un collettivo con alti e bassi
Oramai il futuro del rap italiano si può dire che è in mano a loro: "Le etichette indipendenti". Proprio come Guè e Fibra, pure Marracash ha deciso di fondare la propria label discografica in modo da promuovere nuovi talenti della scena rap.
Roccia Music è stata accompagnata da una vasta campagna pubblicitaria sui social network con la presentazione di un mixtape di tutto il collettivo dal titolo "Genesi", disponibile in freedownload scaricabile dal nostro portale: http://www.rapitalia.it/freedownload/genesi-39.
Roccia Music vanta la presenza di diversi artisti, poco simili tra loro: oltre a Marracash abbiamo altri nomi noti come Shablo, Deleterio, Tayone e Luchè, ma anche nuove leve come Fred De Palma, Corrado, Achille Lauro e Attila.
Detto questo passiamo ad approfondire "Genesi".
Non avendo grandissime aspettative da un lavoro del genere, ci aspettavamo il classico disco pieno di pezzi dal buon potenziale, ma di poco spessore; fortunatamente Genesi riesce a essere molto di più di questo, regalandoci piacevoli sorprese e andando a differenziarsi totalmente da un pezzo ad un altro.
Ad aprire il disco troviamo i primi due singoli estratti, "Genesi" che vede la partecipazione del collettivo al completo e il pezzo "GVNC" che vede Luchè assieme a Marracash; entrambi i pezzi sono di buona fattura e si lasciano ascoltare, grazie soprattutto ai beats molto ben fatti. Ed è proprio questo il pregio fondamentale di questo mixtape: le strumentali.
Non c’è una base che suoni scarsa, tutti suonano in maniera ottimale e nessuno sfocia nelle varie contaminazioni pop a cui siamo abituati in Italia, anzi si affiancano benissimo a certi suoni che possiamo sentire nella scena hip hop estera. Tra i beatmakers segnalerei in particolare Pherro, anche lui membro di Roccia Music, che confeziona gran parte delle strumentali.
Per quanto riguarda i rapper sopra citati, conviene fare un discorso separato per ognuno; partiamo dal padrone di casa, Marracash appunto: su di lui non c’è molto da dire, è il migliore qua dentro. Oltre ai classici pezzi caratterizzati da barre e "ignoranza" è in grado di scrivere anche pezzi più impegnati e di un certo spessore, facendo sempre e comunque bella figura confermandosi così l’unico rapper sotto major con qualcosa in più da dire rispetto ai soliti stereotipi. Tutto ciò lo si può notare nel suo unico pezzo solista, "Untitled".
Fred De Palma si rivela essere, la sorpresa più grande di Roccia Music in quanto prima poteva essere considerato uno dei tanti cloni riusciti male di Emis Killa; qui invece riesce a regalarci pezzi di tutt’altro spessore, uno molto introspettivo legato a tutte le problematiche annesse alla fama "Lettera al successo" e uno invece più aggressivo "FDP 2"
Sorprende anche Luchè, il quale oltre a "GVNC" dà una bella prova nel suo pezzo solista "Infame" affiancato da un ottimo beat di D-Ross.
Discorso a parte merita Achille Lauro, in quanto lo stile di questo rapper è alquanto particolare, il che rende difficile etichettarlo o comunque dargli un giudizio univoco; o lo si ama o lo si odia insomma. Per noi la sua performance è insoddisfacente; anche lui riesce a fare un pezzo tamarro (Benedetti Stronzi) sopra un beat alquanto atipico, ma comunque potente, di Night Skinny, beat sul quale pochi mc sarebbero stati in grado di starci sopra.
"Scarpe coi tacchi 3" conclude una trilogia di pezzi d’amore portata avanti dallo stesso Achille sin dai primi mixtape da solista, pur non essendo particolarmente originale come tematica del mixtape in questione.
Parlando di Corrado e Attila: il primo, pur non essendo per niente scarso, sia chiaro, non riesce a brillare e ci regala una prova un po’ incolore con "Stasera non torno" un pezzo pregevole. Attila invece, non azzecca molte tracce in quanto mette il suo cantato autotune in pezzi che secondo me poteva benissimo non starci, come ad esempio in "Aldilà" che però viene salvata da un’ottima strofa di Jake La Furia e in "Freddezza", pezzo con un buon beat di Del, dal tema alquanto banale e dove Attila finisce per somigliare a Entics per stile nel modo di cantare, ma fortunatamente le strofe di Guè e (soprattutto) quella di Marracash tengono il tutto su un livello accettabile. Conclude il tape un’outro strumentale di Marz.
In conclusione questo mixtape supera con sufficenza la prova, confermandosi un prodotto alquanto valido, riuscendo a suonare fresco in modo da ottenere vasti consensi senza però snaturarsi.
Va specificato che tutti questi pezzi saranno presenti in dischi futuri dei membri di Roccia Music o di altri artisti perciò Genesi non va visto come un disco del collettivo pensato e ideato così tutti assieme, bensì come una raccolta e come un biglietto da visita per tutti i nuovi rapper reclutati da Marracash.
Quindi non ci resta che attendere i prossimi passi della Roccia Music Label, ma le premesse sono alquanto soddisfacenti.